Evento sismico Ml 4.8 in provincia di Firenze, 18 settembre 2023

Un terremoto di magnitudo Richter 4.8 è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV alle ore 05:10 italiane del 18 settembre 2023 nella provincia di Firenze, ad una profondità di 8.4 km.

L’epicentro dell’evento sismico M 4.8 del 18 settembre 2023 alle ore 05:10 italiane. In arancio gli eventi sismici delle ultime 24 ore.

L’epicentro del terremoto è stato individuato a circa 3 km a Sud Ovest del comune di Marradi (FI), circa 42 Km circa a nord di Firenze.  Tra le città con più di 50000 abitanti vicine all’epicentro, segnaliamo Imola (BO) e Faenza (RA) a 35 km.


 

Nella zona interessata dall’evento di questa notte sono già stati localizzati altri eventi sismici. Nella stessa area, alle 4.38, circa 30 minuti prima dell’evento, la rete sismica ha registrato un terremoto di magnitudo Ml 3.3 mentre succesivamente sono stati localizzati altri 25 eventi (alle ore 6:15) di magnitudo compresa tra 2.8 ed 1.1.  

La zona interessata da questa sequenza sismica è caratterizzata da alta pericolosità sismica, come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale (MPS04) e dai forti terremoti avvenuti in passato.

Sono due i forti terremoti del passato più vicini all’area della sequenza sismica di queste ore, entrambi con epicentro nella zona del Mugello regione storica nel cuore dell’Appennino tosco-emiliano a circa 25 km a nord di Firenze: l’evento del 13 giugno 1542 di magnitudo stimata (Mw) 6.0 e l’evento sismico del 29 giugno 1919 di magnitudo (Mw) 6.4

In particolare il terremoto del 1919 è uno dei più importanti terremoti italiani del XX secolo, e anche uno dei più forti ad oggi conosciuti con epicentro nell’Appennino settentrionale; la zona colpita fu quella del Mugello, con ingenti danni sia nella provincia di Firenze che nel versante romagnolo dell’Appennino.

La sismicità storica nell’area estratta dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15)

Come si vede dalla mappa della sismicità storica, l’epicentro odierno risulta essere relativmente vicino anche ai terremoti dell’Appennino Tosco-Romagnolo in particolare al terremoto del 22 marzo 1661 Mw 6.05 e del 29 ottobre 1725 Mw 5.67 per i quali viene stimata valori di intensità macrosismica a Marradi pari all’VIII grado della scala MCS.

Andamento delle intensità macrosismiche risentite nel comune di Marradi (FI) a partire dal 1600 (Fonte CPTI)

Analizzando la sismicità recente in quest’area (30 km da Marradi) si sono verificati altri eventi di magnitudo superiore a 4.0 dal 2000 ad oggi, evidenziati nella tabella seguente. 


La mappa di scuotimento sismico (SHAKEMAP) dell’evento di oggi calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al V grado MCS.

L’evento sismico è stato risentito in tutta l’area dell’Appennino tosco-emiliano,in Romagna, nella provincia di Firenze e in  tutta la parte settentrionale della Toscana. Risulta essere avvertito in un area compresa tra Perugia e Trento. Questi risentimenti sono confermati dalla mappa preliminare degli effetti del terremoto ricavate dai questionari (oltre 1000 alle 06.14) già inviati al sito www.haisentitoilterremoto.it che è in continuo aggiornamento.

 

Mappa del risentimento sismico in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg) che mostra la distribuzione degli effetti del terremoto sul territorio come ricostruito dai questionari on line. La mappa contiene una legenda (sulla destra). Con la stella in colore viola viene indicato l’epicentro del terremoto, i cerchi colorati si riferiscono alle intensità associate a ogni comune. Nella didascalia in alto sono indicate le caratteristiche del terremoto: data, magnitudo, profondità (Prof) e ora locale. Viene inoltre indicato il numero dei questionari elaborati per ottenere la mappa stessa.

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