Terremoto in Iran – magnitudo 5.6 (28/11/2013)

Il 28 novembre alle 13:51 UTC (le 14:51 in Italia) un terremoto di magnitudo 5.6 ha colpito l’Iran meridionale, circa 14 km a nordest della città di Borazjan e a 60 km a nord dell’unica centrale nucleare del paese, quella di Bushehr, sulla costa. L’ipocentro è stato localizzato a 14 km di profondità. Dalle prime ricostruzioni sembra che ci siano state almeno 7 vittime, alcune decine di feriti ma nessun danno alla centrale, secondo la televisione di stato. Un bilancio piuttosto pesante per un terremoto non molto forte. Probabilmente ha pesato la cattiva qualità delle costruzioni.

Eicentro del terremoto in Iran nel contesto della zona di deformazione del Mediterraneo e del Medio Oriente
Eicentro del terremoto in Iran nel contesto della zona di deformazione del Mediterraneo e del Medio Oriente (da USGS). La linea rossa che corre da sudest a nordovest nella regione iraniana rappresenta un importante limite di placca

Nel mese di aprile un terremoto di magnitudo 6.1 aveva causato la morte di almeno 37 persone e il ferimento di alcune centinaia in una città vicino a Bushehr. Anche in quel caso la centrale nucleare non riportò danni. Altri terremoti importanti (M>6) sono avvenuti negli ultimi decenni in Iran. Tra questi il più grave fu quello di Bam nel 2003 (M6.6) che causò oltre 26000 vittime.

L’Iran si trova lungo un importante margine tettonico, in una zona di compressione crostale causata della spinta della placca arabica che si muove verso nord rispetto a quella eurasiatica. Oltre il 90% del paese è attraversato da faglie attive. Al momento (00:30 del 29/11) si ha notizia di almeno tre forti aftershocks il più forte dei quali di M4.5.

Una delle immagini del terremoto del 28 novembre in Iran (fonte: PressTV). Non è molto consigliabile rifugiarsi in auto durante una scossa.
Una delle immagini del terremoto del 28 novembre in Iran (fonte: PressTV.ir). Non è molto consigliabile rifugiarsi in auto durante una scossa.

Le onde sismiche generate dal terremoto sono state registrate dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV, come mostrato nella figura sottostante. I dati della nostra rete, come quelli delle altre reti sismiche mondiali, sono molto utili per determinare la localizzazione, la magnitudo e il meccanismo di ogni terremoto che avviene nel mondo.

Alcuni dei sismogrammi delle stazioni della Rete Sismica Nazionale dell'INGV. La finestra temporale mostrata è di 30 minuti.
Alcuni dei sismogrammi delle stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV ubicate in Italia centrale (TOLF:Tolfa; NRCA: Norcia; AQU: L’Aquila; ROM9: sede INGV a Roma, ecc.) che hanno rilevato il terremoto iraniano del 28 novembre. La finestra temporale mostrata è di 30 minuti e mostra l’arrivo delle onde P (al centro) e delle onde di superficie, più energetiche, circa 8 minuti dopo le onde P

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