Evento sismico Ml 4.0, Mw 3.9, in provincia di Fermo, 14 novembre 2023

Un terremoto di magnitudo Richter Ml 4.0 (Mw 3.9) è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV alle ore 17:17 italiane del 14 novembre 2023 nella provincia di Fermo, ad una profondità di 22 km.

L’epicentro dell’evento sismico Ml 4.0 (Mw 3.9) del 14 novembre 2023 alle ore 17:17 italiane. In arancio gli eventi sismici delle ultime 24 ore.

L’epicentro del terremoto è stato individuato a circa 3 km a sud del comune di Montelparo (FM), circa 40 km circa a nord ovest di Teramo.  Tra le città con più di 50000 abitanti più vicine all’epicentro, segnaliamo anche Foligno a 67 km e Ancona a 70 km.

La zona interessata dal terremoto di questo pomeriggio è caratterizzata da pericolosità sismica alta, come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale (MPS04) e dai forti terremoti avvenuti in passato.

Come si vede dalla mappa della sismicità storica, sono due i forti terremoti del passato più vicini all’epicentro odierno: l’evento del 26 novembre 1972 di magnitudo stimata Mw 5.5 nelle Marche meridionali l’evento sismico del 3 ottobre 1943 di magnitudo stimata Mw 5.7 nell’ascolano

Il comune più vicino all’epicentro, Montelparo, è un piccolo comune dell’entroterra marchigiano in provincia di Fermo, che ha una storia sismica limitata all’ultimo secolo, in base a quanto risulta dalla banca dati macrosismici DBMI15 v. 4.0 (Locati et al., 2022). Danni molto lievi e/o sporadici, valutati pari al grado VI MCS sono stati causati dai terremoti del 3 ottobre 1943 nelle Marche meridionali e del 26 settembre 1997 in Appennino umbro-marchigiano. Effetti di poco inferiori, V-VI MCS, sono stati causati dall’evento del 26 marzo 1998 avvenuto sempre in Appennino umbro-marchigiano. La sequenza sismica del 2016 in Italia centrale ha determinato un lungo periodo di inagibilità della chiesa principale di Montelparo, una monumentale quanto fragile costruzione situata in cima alla collina scoscesa su cui sorge il paese, che è stata riaperta al culto appena l’anno scorso.

Come risulta dalle testimonianze storiche raccolte nel sito AM(eri)Go viaggio tra gli scenari sismici delle Marche gestito dalla Sede INGV di Ancona, Montelparo subì danni più gravi ed estesi in occasione della disastrosa sequenza sismica del gennaio-febbraio 1703 in Appennino umbro-marchigiano. In questo caso però ad aggravare gli effetti delle scosse contribuirono in maniera determinante le condizioni precarie degli edifici situati nella parte alta del paese, che era già stato interessato da eventi franosi nel 1683. In particolare in quell’occasione i crolli che interessarono la chiesa di Sant’Agostino causarono una vittima. Il palazzo pubblico e la chiesa e il convento di Sant’Agostino vennero poi demoliti e ricostruiti nella parte bassa del paese (Pastori, 1792).

La mappa di scuotimento sismico (SHAKEMAP) dell’evento di oggi calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento stimato fino al IV-V grado MCS.

L’evento sismico è stato risentito in tutte le Marche, in particolare tra le province di Fermo, Ancona, Macerata e Ascoli Piceno con risentimenti fino al IV-V grado MCS. Questi risentimenti sono confermati dalla mappa preliminare degli effetti del terremoto ricavate dai questionari (oltre 500) già inviati (alle 18:08) al sito www.haisentitoilterremoto.it, che è in continuo aggiornamento.

Alle ore 17:21, poco dopo questo evento, è stata registrata nell’area una scossa di Ml 1.7


Bibliografia

Monachesi G., Castelli V., Carluccio I., Locati M., Rovida A., Calamita C., Camassi R. (2019). AM(eri)Go: alla scoperta degli effetti dei terremoti nelle Marche (Version 1.0) [Data set]. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). https://emidius.mi.ingv.it/ASMI/study/AMERIGO

Pastori L., (1792). Memorie storiche della terra di Montelparo del Presidato di Montalto. In: G. Colucci ed., Delle antichità picene, volume 17, Fermo, 119 pp.


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