Evento sismico del 13 settembre 2023, Ml 4.1 (Mw 4.0) al largo della Costa Marchigiana Pesarese

[Aggiornamento ore 15:05] La localizzazione è stata rivista per ridurre le incertezze. In particolare la profondità dell’evento risulta intorno a 6 km (contro i 2 della precedente determinazione) e la distanza dallo costa ridotta di una decina di km. La magnitudo locale (Ml) non è variata (4.1), ma nel frattempo si è resa disponibile la magnitudo momento (Mw) che risulta essere di 4.0.

Il post è stato aggiornato con questi nuovi parametri ipocentrali


Un terremoto di magnitudo Ml 4.1 è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 10:38 italiane di oggi, 13 settembre 2023. L’epicentro è stato localizzato in mare ad una distanza di circa 21 km dalla Costa Marchigiana.  Senigallia (AN) dista circa 22 km, il capoluogo Ancona circa 33 km dall’epicentro. La profondità ipocentrale dell’evento è circa 6 km.

Dalla mappa della sismicità dal 1985 ad oggi notiamo che in questa area è adiacente alla zona della sequenza sismica del novembre/dicembre 2022, il cui evento principale ha avuto magnitudo Mw 5.5.
Il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani evidenzia, nelle vicinanze dell’area epicentrale alcuni terremoti di magnitudo stimata intorno a 5.0 tra i quali ricordiamo a sud dell’evento di oggi  il terremoto del 30 ottobre 1930 (Mw 5.8), nei pressi di Senigallia, il più significativo terremoto della costa settentrionale marchigiana  avvenuto nel Novecento.  

 

Il terremoto del 30 ottobre 1930 a Senigallia tra “casette asismiche” e modernizzazione urbanistica

Nella memoria collettiva e nella narrazione pubblica tuttora dominante, la sequenza che ha colpito soprattutto le città di Ancona e Falconara nel primo semestre del 1972 è saldamente radicata come la massima catastrofe sismica mai subita dal territorio anconetano. Il primo evento forte (Mw 4.5, CPTI15) si verificò il 25 gennaio 1972  e provocò danni soprattutto a Ancona e Falconara; seguirono, tra il 4 e l’8 febbraio 1972, ben sette eventi con magnitudo Mw compresa fra 4.4 e 4.6 che compromisero la stabilità di molti fabbricati, soprattutto a Ancona, ma anche nel circondario. Gli ultimi due terremoti rilevanti si verificarono il 14 giugno 1972; in particolare il primo, con magnitudo Mw 4.7, risultò il più forte di tutta la sequenza.

Per il terremoto odierno, la mappa di scuotimento calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento fino al IV grado MCS.

Come evidenziato dai questionari compilati sul sito di “Hai sentito il terremoto?”, il terremoto è stato lungo tutta la costa settentrionale delle Marche.

Nelle zone più vicine all’epicentro  in alcune località, sono stati segnalati risentimenti che hanno raggiunto intensità fino al IV grado MCS.

 


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