Evento sismico M4.4 al confine tra Lazio e Abruzzo (7 novembre ore 18:35)
Un terremoto di magnitudo Richter 4.4 (Mw 4.4) è avvenuto alle 18:35 (ora italiana) al confine tra Lazio e Abruzzo, tra le province di Frosinone e quella dell’Aquila, a una profondità stimata di 14 km. Le località più vicine all’epicentro sono riportate sotto:
Comune | Provincia | Distanza (km) | Popolazione | Cumulata Popolazione |
---|---|---|---|---|
Balsorano | AQ | 5 | 3569 | 3569 |
Pescosolido | FR | 5 | 1555 | 5124 |
Sora | FR | 6 | 26144 | 31268 |
Campoli Appennino | FR | 7 | 1725 | 32993 |
Broccostella | FR | 9 | 2741 | 35734 |
San Vincenzo Valle Roveto | AQ | 9 | 2347 | 38081 |
Villavallelonga | AQ | 10 | 919 | 39000 |

La zona interessata dall’evento odierno è caratterizzata da una sismicità frequente, sia a livello strumentale (Fig. 2) che dai dati storici (Fig. 3). Nelle ore precedenti l’evento di M 4.4 erano avvenuti circa 30 piccoli terremoti, tutti di magnitudo inferiore a 3. Nell’ora successiva al terremoto delle 18:35 sono state registrate circa 15 repliche di piccola magnitudo (la maggiore di M 2.2).

La zona del terremoto odierno è caratterizzata da pericolosità molto alta (Fig. 4), come testimoniato anche dai forti terremoti avvenuti in passato. L’evento sismico storico più prossimo all’area dell’evento odierno è quello del 1654, per il quale si è stimata una magnitudo pari a 6.3. A nord e a sud sono avvenuti in passato altri forti terremoti, come quello del 1915 nella zona della Marsica, e nel 1349 al confine tra Lazio e Molise.

Altri terremoti storici più recenti sono avvenuti, tra gli altri, nel 1922 (M~5.2) e nel 1984 nella zona della Val Comino (M5.9).

La zona è caratterizzata dalla presenza di una tettonica di tipo estensionale, con faglie dirette (normali) prevalenti. La soluzione del meccanismo focale preliminare mostra infatti una faglia normale orientata parallelamente alla catena appenninica (NO-SE); è attualmente in corso di analisi la soluzione definitiva.
Il terremoto è stato avvertito in un’ampia regione dell’Italia centrale (Fig. 5), come attestano i numerosi questionari ricevuti sul sito di http://www.haisentitoilterremoto.it

La storia sismica di Sora (Fig. 6), uno dei centri più prossimi all’epicentro, mostra una frequenza elevata degli effetti di terremoti di media intensità, soprattutto a partire dalla metà dell’Ottocento quando le osservazioni sono diventate più complete. Si notano anche alcuni eventi che hanno raggiunto il grado VIII o IX della scala Mercalli-Cancani-Sieberg.

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