L’INGV ricorda il terremoto della Marsica del 1915

Nel primo centenario dal disastroso terremoto della Marsica, che causò più di 30 mila vittime e ingenti danni in ​numerosi centri abitati dell’Abruzzo e in altre regioni dell’Italia centrale, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia organizza una serie di iniziative per ricordare quell’evento e accelerare il percorso di sensibilizzazione sul rischio sismico con la consapevolezza che il rispetto della normativa sismica rappresenti la prima e più importante difesa dai terremoti.

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Alle 7:53 del 13 gennaio di cento anni fa, un terribile terremoto di magnitudo 7.0 colpì un’area molto vasta dell’Italia centrale, provocando danni gravissimi ad Avezzano, in tutta la Piana del Fucino e in numerose località della Valle Roveto e della media Valle del Liri. L’intensità macrosismica stimata sulla base della distribuzione dei danni fu dell’XI grado della scala MCS. Le vittime raggiunsero complessivamente il numero di 30.519.

Convegno_Marsica_15_16gennaioConvegni, mostre e filmati per ricordare uno dei più forti e devastanti terremoti del Novecento. È il percorso commemorativo che l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia promuove nell’ambito del programma delle iniziative per il centenario del terremoto della Marsica, anche conosciuto come “terremoto di Avezzano”, uno dei centri urbani più devastati dalla scossa.

Giovedì 15 e venerdì 16 gennaio, presso il Castello Orsini-Colonna di Avezzano, si terrà il convegno “Cento anni dal terremoto. Il percorso della cultura sismica”, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile. L’evento intende delineare il percorso culturale del mondo scientifico e tecnologico nell’arco di un secolo e mostrare i moderni strumenti utili alla società ai fini della mitigazione del rischio. Il convegno si svolgerà all’interno di un luogo simbolo della tragedia del 1915, con gli effetti del sisma ancora oggi visibili, palcoscenico ideale per la discussione sugli avanzamenti della conoscenza e delle sue applicazioni affinché analoghe immagini non abbiano a riproporsi in futuro.

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Ricostruzioni: Marsica 1915, L’Aquila 2009” è, invece, il titolo del convegno che si terrà sabato 17 gennaio a Pescina (AQ), presso la Sala Conferenze del Teatro San Francesco. L’evento, che vede la collaborazione dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di  Chieti-Pescara, ripercorre dal punto di vista ingegneristico-architettonico, geologico, storico ed economico i problemi legati alle ricostruzioni post-sisma che hanno investito un intero secolo, tra il terremoto della Marsica del 1915 e quello dell’Aquila del 2009.

logo scelto DEFDal 1 febbraio al 3 maggio 2015 sarà, inoltre, possibile visitare la mostra interattiva1915-2015: cento anni dal terremoto della Marsica”, allestita nelle sale della sezione archeologica del Castello Piccolomini di Celano. Il percorso prevede l’ideazione e realizzazione di exhibit interattivi multimediali e filmati 2D e 3D. Ampio spazio sarà dedicato al terremoto del 1915 attraverso documenti, testimonianze storiche, foto, video e laboratori didattici. Ad aprire l’esposizione, il documentario “Le radici spezzate. Marsica 1915-2015” che racconta, attraverso immagini e testimonianze raccolte in quattro luoghi della Marsica, le delocalizzazioni dei centri abitati in seguito al terremoto del 1915. L’iniziativa rappresenta l’occasione per la diffusione di una cultura della prevenzione.

Tutte queste iniziative hanno come obiettivo quello di evidenziare il progressivo arricchimento delle conoscenze scientifiche nell’arco di un secolo e la traduzione delle informazioni via via acquisite in strumenti normativi a favore di un sempre più efficace approccio alla difesa dai terremoti. A fronte dell’innegabile crescita scientifica e normativa in materia di mitigazione del rischio, infatti, è sorprendente che ancora i danni causati dai terremoti siano spesso ingenti. I faticosi processi di ricostruzione post-sisma avvenuti negli ultimi cento anni dovrebbero costituire un monito per una più efficace cultura della prevenzione.