Nuovi strumenti per il monitoraggio dei maremoti nel Mediterraneo
L’Italia dispone di una nuova generazione di strumenti di osservazione del livello del mare per aiutare a migliorare il rilevamento, il monitoraggio dei maremoti e di altri pericoli correlati al livello del mare nella regione del Mediterraneo. I dati prodotti da questi strumenti, facenti parte di dati prodotti dall’Istituto Nazionale per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), vengono inviati in tempo reale al Centro Allerta Tsunami dell’INGV per la sorveglianza degli tsunami nel Mediterraneo, insieme con i dati della Rete Mareografica Nazionale (RMN).
L’Istituto Nazionale per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha completato nel maggio del 2021, nell’ambito del SiAM – Sistema di Allertamento nazionale per i Maremoti generati da terremoti nel Mar Mediterraneo – l’istallazione di reti di misura ad alta precisione e ad alta frequenza in onde lunghe con sei nuove stazioni per la misura del livello del mare in grado di resistere a condizioni operative severe.


Le stazioni di misurazione del livello del mare di nuova generazione sono ubicate in zone costiere a Cetraro Lido (Calabria), Capo Teulada (Sardegna), Portopalo di Capo Passero (Sicilia), Roccella Jonica (Calabria) e sulle isole di Marettimo (Sicilia) e di Pantelleria (Sicilia). Le nuove stazioni sono state collocate in tali località per aiutare a migliorare gli allarmi tempestivi lungo il Tirreno centrale e meridionale, il Canale di Sicilia e il Mar Ionio.
L’innovativa rete è costituita da stazioni del livello del mare dotate di un sensore piezometrico, di un termistore e di una videocamera con sistema di trasmissione dati in tempo reale (UMTS e Iridium) a bordo.
I dati sono disponibili in tempo reale al pubblico tramite il Server ISPRA-SiAM-TAD nella seguente piattaforma: https://tsunami.isprambiente.it/TAD_Server/Home

Inoltre, i dati vengono trasferiti in tempo reale (con pochi secondi di latenza) al CAT-INGV, che utilizza i dati registrati dalla RMN gestita dall’ISPRA e dai mareografi presenti lungo le coste di altri Paesi del Mediterraneo. I dati del livello del mare sono molto importanti per confermare o revocare l’allerta emessa dopo un forte terremoto (i dettagli di queste procedure sono descritti sul sito web del CAT).
La Commissione Oceanografica Intergovernativa (IOC) del Segretariato dell’UNESCO per il Gruppo di Coordinamento Intergovernativo per il Sistema di Allerta e Mitigazione per gli Tsunami dell’Atlantico nord-orientale, Mediterraneo e dei mari collegati (ICG/NEAMTWS) e i Gruppi di lavoro 2 e 3 sulle misurazioni sismiche, geofisiche e del livello del mare ha accolto con favore questa innovazione tecnologica e il contributo fornito dall’Italia al sistema di allerta tsunami italiano e al NEAMTWS.
A cura di ISPRA Ing. Maurizio Ferla – Responsabile del Centro Nazionale per la caratterizzazione ambientale e la protezione della fascia costiera, la climatologia marina e l’oceanografia operativa, Giovanni Arena –Direttore dell’esecuzione – Calogero Gera – sviluppo in configurazione di servizio della fruibilità dei dati prodotti – Elena Giusta – responsabile della comunicazione di CN-COS.
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