Terremoto nel Pollino, M5.0, 26 ottobre: aggiornamento ore 10

Dopo il terremoto dell’1:05 di magnitudo 5.0, i turnisti della Sala Sismica INGV hanno localizzato circa 170 repliche. Si sono verificati 135 eventi di magnitudo inferiore a 2.0, 33 terremoti di magnitudo tra 2.0 e 3.0, 1 di magnitudo tra 3.0 e 4.0, l’evento di M3.3, avvenuto alle 01:16 (Iside, http://iside.rm.ingv.it). La distribuzione di questi terremoti continua ad essere prevalentemente concentrata nel settore occidentale della regione, dove è avvenuta la maggior parte dei terremoti negli ultimi mesi.

Epicentri dei terremoti della zona del Pollino dal 1 gennaio ad oggi (26/10 ore 10.00). In rosso i terremoti degli ultimi 3 giorni: la stella rossa indica l’epicentro del terremoto di magnitudo 5.0 avvenuto alle 1:05 del 26 ottobre.

Il terremoto di questa notte  è avvenuto nella crosta superiore, a 6.3 km di profondità, con un meccanismo di tipo distensivo. La figura mostra il meccanismo focale dell’evento, da cui si evince che il piano di faglia è orientato in direzione nordnordovest-sudsudest e si è mosso con un movimento di estensione in direzione estnordestovestsudovest. L’orientazione e il movimento della faglia responsabile del terremoto sono coerenti con le conoscenze della sismotettonica della regione che evidenzia come tutto l’Appennino meridionale sia caratterizzato da questo stile deformativo. La magnitudo momento (Mw) calcolata con questa procedura è pari a 5.2.

Meccanismo focale del terremoto M5.0 avvenuto questa notte. Da questo dato si evince che il piano di faglia è orientato in direzione nordnordovest-sudsudest e si è mosso con un movimento di estensione in direzione estnordestovestsudovest.

Questo video fornisce alcune informazioni sulle faglie attive nell’area.

Altri dettagli sulla sequenza del Pollino, sulla sismicità storica e recente sono disponibili qui.

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