Terremoto in Toscana (Pisa) M 3.4 (19 ottobre 14:29)
Questo pomeriggio un terremoto di magnitudo 3.4 è stato avvertito estesamente nel settore costiero della Toscana settentrionale, nelle province di Pisa e Livorno. Il terremoto è avvenuto alle 14:29, la sua magnitudo (Richter) è 3.4 e la profondità ipocentrale è di circa 10 km. Molti hanno risentito la scossa nelle province di Livorno, Pisa e Lucca, come si vede dall’analisi dei questionari macrosismici raccolti via web.

La figura (sotto) mostra che il risentimento è stato esteso tra le province di Pisa, Livorno e Lucca, ma non ha superato il III grado Mercalli (o III-IV) anche vicino all’epicentro.

Il terremoto è avvenuto in una zona a pericolosità medio-bassa. Va ricordato che ciò non indica una zona dove non possono accadere terremoti più forti, bensì un’area dove questi sono più improbabili, o se vogliamo più rari (nel ungo termine). Va sempre ricordato che il rischio sismico è il prodotto tra la pericolosità, il valore esposto e la vulnerabilità del territorio, e in particolare degli edifici. In aree come quella colpita oggi, sia pure lievemente, se la pericolosità non è elevata, certo lo sono il valore e la vulnerabilità. Si veda qui per approfondimenti sulla pericolosità sismica.
Inoltre, è d’uopo sempre dare un’occhiata alla storia sismica precedente. Questo può essere fatto agevolmente da chiunque, autorità e cittadini, sui nostri siti che riportano la storia più antica (catalogo CPTI e database macrosismico DBMI) e recente.
Se guardiamo alla storia sismica di Pisa (figura sotto) scopriamo che ci sono alcuni terremoti importanti, che hanno causato danni fino al VII grado Mercalli (MCS). Del terremoto del 1117 (il primo della storia, con effetti stimati del VII-VIII grado MCS) si sa molto poco: potrebbe essere l’effetto di un terremoto molto forte che colpì il veronese. Gli altri sono principalmente relativi a terremoti delle vicine Lunigiana (1767) e Garfagnana (1920).

Un terremoto interessante è quello del 1846, che fu il più forte sentito a Pisa e Livorno, e che fece danni del VII grado a Pisa, ma fino al IX e X grado nella zona di Orciano Pisano e Guardistallo (figura sotto; altri dettagli su DBMI).

Come si vede dalla figura, i danni furono molto estesi, basta guardare la distribuzione dei cerchietti arancio (VII grado), rossi (VIII) e viola (IX).
Dal punto di vista geologico, la regione in questione è certamente meno “attiva” delle vicine aree appenniniche, dove si concentra la maggior parte della deformazione tettonica (e quindi i terremoti). Ciononostante, tutto il settore costiero tirrenico, dalla Toscana al Lazio, è stato interessato da fasi geologiche molto intense nel periodo del Pliocene (circa tra 5 e 2.5 milioni di anni fa) e nel successivo Pleistocene, che hanno portato a un’intensa estensione crostale e al magmatismo (vulcani e aree geotermiche: dalle colline Metallifere, al M. Amiata, ai M.ti Vulsini, ai Sabatini, fino almeno ai Colli Albani).
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