Evento sismico al largo della costa siciliana centro settentrionale (Palermo), Ml 4.0, 20 dicembre: aggiornamento e approfondimento
Il terremoto di magnitudo ML 4.0 avvenuto questa mattina alle ore 10:46 italiane (20-12-2015 09:46 UTC) al largo della costa siciliana centro settentrionale, ha avuto una sola replica di magnitudo ML 3.1 alle ore 12:15 italiane.
Trattandosi di terremoti abbastanza distanti dalla costa, la localizzazione e la profondità si calcolano con molta difficoltà con i dati della Rete Sismica Nazionale, essendo le prime stazioni distanti circa 30 km dagli epicentri. Pertanto la determinazione della profondità ipocentrale è ottenuta fissando il valore a 5.0 km.

La zona interessata da questi terremoti appartiene a una più ampia fascia di deformazione ben nota per la sismicità precedente. Si tratta di una fascia orientata in senso circa est-ovest che corre parallelamente alla costa settentrionale siciliana (30-50 km a nord di essa) che in passato ha avuto terremoti di magnitudo fino a ~6, tra i quali ricordiamo quello al largo di Palermo del 6 settembre 2002 di magnitudo ML 5.6 (Mw 5.9) che provocò danni a Palermo (Imax VI). A parte i terremoti della sequenza del 2002, tutti di magnitudo di poco superiore a 4.0 e tutti più distanti dalla costa di quello odierno, da rilevare un terremoto con Mw=4.3 del 13 aprile 2013 che è localizzato tuttavia quasi 25 km a Ovest di quello avvenuto oggi (http://iside.rm.ingv.it).
La sismicità storica evidenzia terremoti nella medesima area con magnitudo sempre inferiore a 5.9 (quadrati gialli), come gli eventi sismici del 6 settembre 2002, del 15 gennaio 1940 e del 1 settembre 1726 (http://emidius.mi.ingv.it/CPTI11/).
Dalla consultazione del DBMI11 si evince che la massima intensità riportata (VIII-IX MCS) per la città di Palermo è per l’evento del 1/9/1726 di magnitudo stimata Mw 5.6 localizzato a Palermo.

La soluzione automatica (preliminare) del tensore momento sismico, calcolata con i dati di 9 stazioni, per il terremoto di oggi indica una magnitudo momento (Mw) di 4.2. Il meccanismo focale preliminare indica un regime di stress compressivo con l’asse di massima compressione sub-orizzontale con direzione NO-SE e asse di massima estensione quasi verticale in sostanziale accordo con i meccanismi di terremoti precedenti nella medesima zona.
Il terremoto è stato risentito lungo gran parte della costa siciliana centro settentrionale e in particolare a Palermo, come evidenziato dai questionari compilati sul sito http://www.haisentitoilterremoto.it/. Il terremoto è stato risentito a Palermo, Bagheria e Termini Imerese con intensità pari al IV grado MCS.

Le mappe di scuotimento indicano accelerazioni di 0.29 %g alla stazione di Palermo (PLR, 31.2 km dall’epicentro) e di 0.18 %g a Solunto (SOLUN, 29.9 km dall’epicentro) consistenti con le intensità riscontrate tramite i
questionari. L’accelerazione orizzontale massima è stata registrata sull’isola di Ustica (USI, 52.9 km dall’epicentro) con 0.46 %g.
Secondo la mappa di pericolosità del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n3519, All. 1b) espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, il terremoto è localizzato in una zona con valori di 0.075-0.100 g.

Ulteriori notizie sulla sismicità e sul rischio sismico in Sicilia sono disponibili nella scheda https://ingvterremoti.com/wp-content/uploads/2015/06/2-sicilia_20-06_web.pdf
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