L’esercitazione del gruppo QUEST nella Valle del Belìce (Sicilia occidentale)
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è dotato di 6 Gruppi Operativi che intervengono in caso di emergenze sismiche sul territorio nazionale e all’estero. Il gruppo QUEST (QUick Earthquake Survey Team) è quello dedicato al rilievo macrosismico post-terremoto, finalizzato a rilevare in autonomia il quadro di danneggiamento nell’area colpita da un terremoto e fornire rapidamente elementi di valutazione utili agli organi di Protezione Civile, a supporto dei loro interventi. Tipicamente il Gruppo QUEST si attiva in caso di evento sismico con presenza di danni, già nelle prime ore dopo il sisma.
Il personale coinvolto nelle attività di rilievo macrosismico del danneggiamento ha un ampio spettro di competenze multidisciplinari (sismologi strumentali e storici, geologi, ingegneri, tecnici), necessarie ad affrontare le numerose e differenti problematiche che si presentano in occasione di un forte terremoto. Nel corso degli anni gli operatori del gruppo QUEST sono intervenuti sul terreno in occasione dei più forti terremoti italiani e all’estero, come L’Aquila 2009, Emilia 2012, Centro Italia 2016, Casamicciola 2017, Etna 2018, terremoto Croazia (2020) e infine per il recente terremoto della Turchia nel febbraio 2023 (solo per citare i principali).
Per mantenere l’alto standard operativo richiesto per questa tipologia di interventi, QUEST effettua periodicamente attività di formazione e aggiornamento del personale afferente al gruppo. Tale attività prevede corsi di approfondimento in sede su argomenti specifici (applicazioni delle scale macrosismiche; stima della vulnerabilità di un edificio e del suo danneggiamento) e ispezioni sul campo, tipicamente in località danneggiate in passato da forti terremoti, per testare le procedure da attuare in caso di emergenza sismica.
È proprio in questo contesto che, dal 23 al 25 maggio 2023, si è tenuta l’esercitazione del gruppo QUEST in Valle del Belìce, l’area della Sicilia occidentale compresa tra le province di Palermo, Trapani e Agrigento interessata dalla devastante sequenza sismica del gennaio 1968. La scelta di quest’area non è solo simbolica – la visita di una “città fantasma” come Poggioreale (Azzaro et al., 2020) riserva sempre emozioni – ma è soprattutto un luogo ideale dove “consolidare e verificare” le procedure operative del gruppo. Qui infatti sono ancora chiari i segni tangibili delle rovine provocate da quei terremoti, con varie situazioni che consentono di osservare la tipologia degli edifici e le loro caratteristiche strutturali, ipotizzarne la vulnerabilità e il possibile grado di danno.
L’esercitazione ha interessato diversi centri della Valle del Belìce (Fig. 1), dalle località abbandonate di Gibellina, Montevago, Poggioreale e Salaparuta, a quelle ricostruite nello stesso sito, ma ormai largamente modificate nel loro aspetto urbanistico (Partanna, Salemi, S. Margherita, S. Ninfa). La “simulazione di intervento post-sisma” – preceduta da un briefing preparatorio sulla sismicità dell’area e sulle caratteristiche territoriali – ha visto partecipare 27 unità di personale INGV appartenenti a diverse sezioni dell’ente (Bologna, Catania, Pisa, Roma e Milano) suddivise in squadre assortite in base alle diverse competenze e all’esperienza dei componenti, che hanno operato seguendo sia il protocollo tecnico-scientifico che quello di sicurezza (elemento quest’ultimo non banale in un ambiente così compromesso dal punto di vista statico). L’esercitazione ha rappresentato, inoltre, un importante momento di condivisione delle proprie conoscenze ed esperienze sul campo da parte del personale più esperto, verso i colleghi che sono entrati recentemente a far parte di questo gruppo di emergenza.

Le squadre hanno quindi simulato il rilievo macrosismico post-terremoto, una operazione finalizzata alla valutazione dell’intensità macrosismica attraverso la scala EMS-98 (Tertulliani et al., 2019). Il punto di partenza è quindi costituito dalla osservazione, nei centri visitati, dell’entità del danneggiamento rispetto alle tipologie edilizie presenti, di cui si valuta in modo semplificato la vulnerabilità. Per rendere più veloce e precisa la raccolta dei dati – che in una vera emergenza si realizza sempre in condizioni critiche dal punto di vista logistico, ambientale ed emotivo – da alcuni anni si utilizzano i più moderni sistemi tecnologici, ed in particolare tablet corredati con applicativi specifici (ArcGIS® Field Maps, ESRI™) adattati per l’indagine macrosismica.
In pratica, la raccolta delle informazioni avviene in ambiente GIS attraverso mappe satellitari ad elevata definizione, su cui è possibile identificare l’edificio di interesse. L’inserimento dei dati – classe di vulnerabilità e grado di danno di ogni singolo edificio, oltre a eventuali fotografie e note – avviene in tempo reale sul server centrale posto nella sede dell’INGV a Roma; in tal modo è possibile seguire contemporaneamente il lavoro delle diverse squadre presenti sul campo. La gestione informatizzata dei dati così raccolti consente anche analisi statistiche speditive che permettono una stima preliminare dell’intensità macrosismica con la scala EMS-98 in tempi molto veloci.
Di seguito alcune immagini relative alle attività svoltesi durante l’esercitazione 23-25 maggio 2023 nella Valle del Belìce.
A cura di Raffaele Azzaro e Tiziana Tuvè (INGV-Osservatorio Etneo).
Bibliografia
Azzaro R., Cascone M. & Amantia A., 2020. Earthquakes and ghost towns in Sicily: from the Valle del Belìce in 1968 to the Val di Noto in 1693. The first stage of the virtual seismic itinerary through Italy. Ann. Geophys., 63 (1), SE106, 3 Appendices, Doi: 10.4401/ag-8175.
Tertulliani A., Azzaro R. & Buffarini G., 2019. Scala Macrosismica Europea 1998, edizione italiana. European Seismological Commission, sub-commission on Engineering Seismology, Working Group Macroseismic Scales. Conseil de l’Europe, Cahiers du Centre Européen de Géodynamique et de Séismologie, Luxembourg, 32, 97 pp., http://media.gfz-potsdam.de/gfz/sec26/resources/documents/PDF/EMS-98_Italian.pdf
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