Terremoto Pianura Padana Emiliana: intervento della Rete Sismica Mobile
A seguito dell’evento del 20 maggio 2012 è stato attivato il Pronto Intervento dell’INGV per installare una rete sismica temporanea a integrazione delle stazioni della Rete Sismica Nazionale già presenti in area epicentrale (SBPO, SERM, RAVA, NOVE, MODE, FIU). Dalla mattina del 20 maggio e nelle successive 48 ore sono state installate 16 stazioni simiche temporanee di cui 7 trasmesse in tempo reale alla Sala Operativa di Monitoraggio Sismico dell’INGV di Roma (Sala Sismica). In Figura 1 una delle stazioni sismiche temporanee installate.

Intanto durante la giornata del 21 maggio, il gruppo INGV per lo studio degli effetti di sito ha organizzato e successivamente installato ulteriori 16 stazioni simiche lungo due transetti, il primo da Occhiobello a Sant’Agostino, il secondo da Ostiglia a Mirandola.
L’installazione è stata coordinata con il Dipartimento della Protezione Civile, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) e l’Università di Ferrara.
A seguito dei terremoti della mattina del 29 maggio altre due stazioni in trasmissione UMTS sono state installate ad ovest dell’area interessata dalla sequenza sismica e il giorno successivo anche altre sei stazioni in registrazione locale.

In Figura 2 sono riportate tutte le stazioni presenti oggi nell’area:
- 10 stazioni collegate in tempo reale con la Sala Sismica
- 12 stazioni delle Reti Mobili dell’INGV
- 20 stazioni del Guppo per effetti di sito dell’INGV
- 10 stazioni dell’OGS
- 8 stazioni a trigger del DPC
Nei giorni 2 e 3 giugno è previsto l’arrivo di colleghi francesi di vari istituti: IPG Strasbourg, CEREGE, IPG Paris, Géosciences Azur, per installare altre dieci stazioni a complemento della rete già esistente.
Lo scopo principale di una rete di molti sismometri in area epicentrale è quello di acquisire dati di dettaglio per la ricostruzione della posizione e delle caratteristiche delle faglie attive nel sottosuolo.
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