Una Pagina INGV della Memoria come una pietra d’inciampo per la scienza e la cultura

Il 27 gennaio è la data che la Repubblica italiana, con la Legge 20 luglio 2000 n. 211, ha riconosciuto  come Giorno della Memoriaal fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

Nel Giorno della Memoria, l‘Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) avvia, con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), della Comunità Ebraica di Roma e del Museo Ebraico di Bologna, una pagina web, la ‘Pagina della Memoria, che rappresenta le testimonianze, le immagini e i documenti familiari, anche multimediali, di chi allora operava e studiava presso gli enti di ricerca, le università e le accademie. Una raccolta di testimonianze atte a raccontare il drammatico impatto delle leggi razziali sulla comunità scientifica e accademica italiana. Si raccoglieranno, inoltre, anche le testimonianze relative ai Giusti e a chi si rifiutò di firmare o adempiere alle leggi razziali, ossia tutti coloro che ebbero la forza e la dignità di sostenere chi veniva emarginato in quanto ebreo.

L’invito è esteso anche a chi attualmente opera negli enti culturali italiani e vuole ricordare le tragiche vicende vissute dai propri familiari.

Con queste parole, la Senatrice Liliana Segre ha desiderato promuovere la Pagina della Memoria dell’INGV: “Fare memoria nei luoghi di cultura ha un valore doppio. Ricordare significa immunizzarsi contro la peggiore delle pandemie, quella che ha appestato il mondo di odio ed intolleranza”.

I contributi possono essere inviati all’indirizzo pagina.memoria@ingv.it, e saranno pubblicati sul sito www.paginadellamemoria.ingv.it

La Pagina della Memoria sarà preservata e continuamente aggiornata: i contributi raccolti in collaborazione con la comunità scientifica potranno essere fruiti nell’ambito di eventi e iniziative che coinvolgano scuole, centri di documentazione ed enti culturali, nella memoria di quanto non dovrà mai più accadere.

Da donna di pace ricordo a voi ed a me stessa che occorre vigilare, sempre. Diceva Primo Levi: “Attenzione, perché è avvenuto e può avvenire di nuovo”, ha concluso la Senatrice Liliana Segre.