Italia sismica: i terremoti di febbraio 2015
Nel mese di febbraio sono 1076 i terremoti registrati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, una media che scende al di sotto dei 40 eventi al giorno, in calo rispetto al primo mese del 2015.

Nel mese più corto dell’anno sono stati registrati 2 eventi di magnitudo superiore a 4: il primo, ad inizio mese, di magnitudo Mw 4.7 al largo delle Isole Eolie, il secondo a fine mese di magnitudo Mw 4.1 in provincia dell’Aquila.

Il grafico sopra mostra l’andamento temporale dei terremoti avvenuti su tutto il territorio nazionale dal 1 al 28 febbraio 2015. È evidente che la maggior parte dei terremoti, circa 900, ha avuto magnitudo minore di 2 e meno di 200 eventi hanno avuto magnitudo maggiori. In particolare sono stati registrati 16 terremoti di magnitudo maggiore o uguale a 3, compresi i due eventi di magnitudo maggiore di 4, evidenziati in rosso nel grafico. L’evento più forte, magnitudo Mw 4.7, è avvenuto il 6 febbraio alle 09:52 italiane localizzato nel Mar Tirreno nelle vicinanze delle Isole Eolie, a sud di Vulcano. La profondità a cui è avvenuto il terremoto, oltre 270 Km, ha limitato notevolmente i risentimenti in superficie anche se, dalla mappa preliminare degli effetti del terremoto elaborata grazie agli oltre 600 questionari inviati al sito www.haisentitoilterremoto.it, risultano lievi risentimenti in tutte le coste tirreniche del sud Italia e della Sicilia. La sismicità del Tirreno meridionale è spesso caratterizzata da terremoti profondi, che sono causati dallo sprofondamento della litosfera ionica al di sotto dell’arco calabro, come spiegato in questo video.

Maggiori sono stati gli effetti del terremoto di magnitudo Mw 4.1 (Ml 3.9) registrato il 28 febbraio in piena notte e localizzato in provincia dell’Aquila. L’evento è stato avvertito in tutta la provincia dell’Aquila e quella di Frosinone, come evidenziato dagli oltre 1000 questionari compilati su http://www.haisentitoilterremoto.it/ e dalla mappa degli effetti del terremoto in scala MCS. L’epicentro di questo terremoto è stato individuato nella Valle del Fucino, nella stessa area del forte terremoto verificatosi 100 anni fa, nel 1915, e che causò oltre 30.000 vittime. In questo mese tra le province di Firenze e Bologna sono state registrate tre piccole sequenze sismiche a breve distanza (vedi la mappa sottostante). Quest’area era già stata interessata alla fine dello scorso mese da una sequenza con numerosi eventi, tra i quali quello di magnitudo maggiore, Mw 4.3, si verificò il 23 gennaio e fu risentito sia nell’alta Toscana che in provincia di Bologna.

Tra le tre sequenze di febbraio, quella che ha fatto registrare l’evento di magnitudo maggiore, il 17 febbraio Mw 3.8, è stata quella localizzata più ad est. Anche questo evento è stato avvertito in una vasta area della Toscana e dell’Emilia Romagna, come evidenziato dagli oltre 1000 questionari compilati su http://www.haisentitoilterremoto.it/ e dalla relativa mappa del risentimento sismico in scala MCS con la distribuzione degli effetti del terremoto sul territorio. Una quarantina in totale i terremoti di questa sequenza, mentre oltre 200 sono stati gli eventi registrati sommando le tre sequenze in appennino tosco-emiliano. Diminuiscono ancora gli eventi sismici registrati nell’area della sequenza di Gubbio, circa 150, la grandissima parte di magnitudo inferiore a 2.0. Solo quattro i terremoti registrati di magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9.

Si ricorda che per tutto il 2015 è possibile visualizzare gli articoli di ITALIA SISMICA con un una story map del tipo MAP JOURNAL che permette di integrare la mappa interattiva dei terremoti del mese di magnitudo uguale o maggiore di 1.5 in Italia con i contenuti informativi e multimediali degli articoli. Sulla mappa interattiva è possibile anche interrogare i singoli eventi ed avere informazioni sulla magnitudo, la data\ora e la profondità.

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