Mappa delle intensità registrate per il terremoto del 20 marzo 2021 a largo delle coste della prefettura di Miyagi (Giappone), espressa nella scala macrosismica giapponese (JMA).
Alle ore 10:09 italiane del 20 marzo 2021 (ore 18:09 locali), le reti sismiche di tutto il mondo hanno registrato un evento sismico di magnitudo Mwp 7.0 circa a 10 km vicino alla costa orientale di Honshu, nella prefettura di Miyagi, in Giappone.
Questa regione vede la complessa interazione tra la placca nord-americana, quella euroasiatica e quella pacifica. In particolare, nell'area in cui è avvenuto questo terremoto, la placca del Pacifico si sposta approssimativamente verso ovest rispetto alla placca del Nord America a una velocità di 70 mm/anno, subducendo sotto il Giappone.
Il terremoto del 20 marzo si è verificato in prossimità dell'area di rottura del terremoto di Tohoku (M9.1) dell'11 marzo 2011. Quel terremoto, molto più grande di quello odierno, ha generato uno tsunami significativo che ha portato a una vasta distruzione lungo la costa giapponese e si è propagato in tutto il bacino dell'Oceano Pacifico. Circa 16.000 persone sono morte a causa del terremoto e del successivo tsunami. L'epicentro del terremoto del 20 marzo è stato localizzato a circa 70 km a ovest dell'epicentro del terremoto del marzo 2011.
Nel secolo scorso, si sono verificati 34 terremoti di magnitudo pari o superiore a 7.0, entro 250 km dal terremoto del 20 marzo. Più recentemente, il 13 febbraio 2021 un terremoto di magnitudo M7.1 ha colpito l'area della prefettura di Fukushima, circa 80 km a sud dell'evento di oggi.
A seguito dell'evento di oggi, il Japan Metereological Agency e il Pacific Tsunami Warning Center hanno emanato un'allerta tsunami locale per possibili variazioni del livello del mare di 0.3 - 1m di altezza sulle coste della prefettura di Miyagi, successivamente revocata.
Il terremoto ha colpito la regione con un'intensità fino a 5-upper nella scala macrosismica giapponese (JMA), diversa da quella Mercalli-Cancani-Sieberg utilizzata internazionalmente. Il confronto non è immediato, ma approssimativamente è stato raggiunto il VI grado della scala MCS*.
A cura di INGVterremoti in collaborazione con il CAT-INGV.
* il confronto è tratto da questo articolo: Musson, R.M.W., Grünthal, G. & Stucchi, M. The comparison of macroseismic intensity scales. J Seismol 14, 413–428 (2010). https://doi.org/10.1007/s10950-009-9172-0