Nel mese di ottobre 2022 si è svolta presso il Teatro di Scheggia (PG) la settimana astronomica organizzata dall’Associazione Astronomica Umbra. All’interno di questa manifestazione la Sede di Ancona INGV è stata invitata a partecipare ad un incontro con la popolazione, occasione per divulgare le attività che l’INGV svolge per l’implementazione del monitoraggio sismico e per aumentare la consapevolezza dei cittadini che vivono in un territorio sismicamente attivo, mostrando una stazione sismica in tempo reale e i terremoti locali, quelli regionali e i telesismi rilevati dalla stazione installata nell’osservatorio astronomico in loco. La giornata si è conclusa con un esempio di interazione tra sismologia e astronomia. Infatti è stato presentato il segnale sismico anomalo registrato dalla Rete Sismica Nazionale INGV il 5 marzo 2022, rilevato dalla maggior parte delle stazioni collocate in Italia centro orientale, tra cui la stazione ATSC a Scheggia e Pascelupo (Figura a). Il segnale è correlato al passaggio in atmosfera di un bolide proveniente dallo spazio e avvistato, oltre che dalla popolazione, dalle telecamere, puntate verso il cielo, della rete PRISMA. Quando un bolide penetra l’atmosfera terrestre, crea un cono di pressione che genera un’onda d’urto che viaggia alla velocità del suono e che si propaga fino alla superficie terrestre, potendo essere rilevata dalle stazioni sismiche. Il segnale generato dipende da molte variabili, tra cui dimensioni e velocità del bolide, altezza e inclinazione della traiettoria in atmosfera, frammentazioni ed esplosioni in aria del corpo celeste ed eventuale impatto a terra. Da una prima analisi dell’onda diretta che ha impattato sui sensori sismici, è stato possibile ricostruire una mappatura dei tempi di arrivo della propagazione del segnale, il quale segue una direzione inversa rispetto alla traiettoria del bolide (Figura b). Tale mappatura indica, pur in modo grossolano, la possibile traiettoria del bolide sopra il territorio dell’Italia centro orientale, a partire dalla Toscana fino al sud delle Marche oltre i Monti Sibillini. Tale ricostruzione è coerente con la traiettoria preliminarmente indicata dalle telecamere di PRISMA (https://www.media.inaf.it/2022/03/10/bolide-del-5-marzo). L’incrocio dei due tipi di dati permetterà una più accurata descrizione delle caratteristiche peculiari del passaggio di questo bolide, fornendo ulteriori osservazioni a supporto delle teorie di interazione delle onde tra atmosfera e superficie terrestre.
A cura di: Chiara Ladina, Simone Marzorati, Carlo Calamita, Debora Pantaleo
In figura: a) Tracciato della stazione ATSC: a sinistra un microterremoto e a destra il segnale anomalo. b) Mappatura della propagazione del segnale sismico generato dall’onda d’urto proveniente dal passaggio del bolide sul centro Italia. In blu: le stazioni sismiche che hanno registrato l’evento. In nero: tempi relativi di arrivo delle onde. In rosso: possibile traiettoria del bolide.