Italia sismica: i terremoti di ottobre 2015
Poco oltre 1000 i terremoti registrati e localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia durante il mese di ottobre, un numero tra i più bassi di tutto il 2015. La media è stata di poco più di 32 eventi localizzati in un giorno. Anche in questo mese si è verificato un forte terremoto al di fuori del territorio nazionale, il giorno 26 ottobre, alle ore 10:09 italiane, un evento di magnitudo 7.5 nella regione montuosa dell’Hindu-Kush, in Afghanistan nord-orientale, vicino a Pakistan e Tajikistan. La profondità ipocentrale di questo terremoto è stata di circa 200 km, che è tipica per quel settore della catena Hymaliana e ha sicuramente limitato i danni e gli effetti sul territorio.

Tornando nell’area italiana, sono stati due gli eventi registrati in ottobre di magnitudo maggiore o uguale a 4.0. Entrambi i terremoti, localizzati nel Mar Tirreno meridionale al largo delle coste occidentali di Calabria e Sicilia, hanno valori di profondità superiori ai 200 km.

Il grafico sopra mostra l’andamento temporale dei terremoti avvenuti su tutto il territorio nazionale dal 1 al 31 ottobre 2015. Si notano i due terremoti nel Mar Tirreno di magnitudo maggiore di 4.0 ed è significativo il basso numero di eventi di magnitudo compresa tra 3.0 e 3.9, solamente 6. Infine sono stati 139 i terremoti tra magnitudo 2.0 e 2.9. Si deduce quindi che soprattutto in questo mese la quasi totalità dei terremoti registrati e localizzati ha avuto una magnitudo inferiore a 2.0.
In ottobre l’area compresa tra la Calabria e la Sicilia settentrionale è stata sicuramente quella più attiva dal punto di vista sismico. I due eventi di maggiore magnitudo di questo mese sono stati localizzati in Mar Tirreno nelle vicinanze delle coste e delle isole di queste due regioni. Il terremoto del 14 ottobre di magnitudo ML 4.2 è stato localizzato poco a nord dell’Arcipelago delle Isole Eolie ad una profondità di oltre 300 Km, caratteristica comune dei terremoti che si verificano in quell’area.

Anche il terremoto del 16 ottobre di magnitudo Mw 4.4, localizzato a pochi chilometri dalla costa calabra nord-occidentale (prov. di Cosenza), ha avuto un ipocentro ad oltre 250 Km. Data la profondità elevata di entrambi gli eventi non ci sono stati risentimenti in superficie.
Anche se di magnitudo inferiore, ML 3.5, il terremoto del 20 ottobre localizzato in Pianura Padana nei pressi di Mirandola (provincia di Modena) ha determinato un risentimento diffuso in gran parte delle province di Modena e Ferrara come mostra la mappa degli effetti estratta da oltre 500 questionari compilati sul sito www.haisentitoilterremoto.it riportata qui sotto.

Questo evento ricade proprio nell’area epicentrale della sequenza del maggio-giugno 2012 e nei giorni precedenti e successivi in queste aree sono stati segnalati dei fenomeni di innalzamento della temperatura dell’acqua rispetto alle temperature tipiche della zona. Questo fenomeno ha suscitato un certo allarme, alimentando tra l’altro la sensazione diffusa che terremoto e acque calde possano essere collegati fra loro: su questo argomento è stato pubblicato sul BLOG un articolo di approfondimento.
Infine ricordiamo che ad inizio mese, in particolare il giorno 7 ottobre, è stato registrato uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei a partire dalle ore 07:20 UTC (ore 9:20 italiana) con circa 33 eventi (ultimo evento alle ore 11:16 italiane). Gli eventi hanno raggiunto la magnitudo massima Md 2.5 (magnitudo durata) e profondità massime di circa 2.5 km. L’area epicentrale dello sciame è quella di Pisciarelli (bordo orientale della Solfatara).

Si ricorda che per tutto il 2015 è possibile visualizzare gli articoli di ITALIA SISMICA con un una story map del tipo MAP JOURNAL che permette di integrare la mappa interattiva dei terremoti di magnitudo uguale o superiore a 1.5 per ciascun mese con i contenuti informativi e multimediali degli articoli. Sulla mappa interattiva è possibile anche interrogare i singoli eventi ed avere informazioni sulla magnitudo, la data\ora e la profondità.
